Il mio primo Covid
Io e mio marito siamo stati quelli paranoici, quelli che hanno sempre utilizzato la mascherina nei posti chiusi anche quando ormai tutti l’avevano abbandonata, quelli che hanno fatto poca vita sociale e molta vita all’aperto, e così facendo abbiamo scansato il covid per due anni e mezzo, ma proprio per questo l’ansia di contagiarci non ci ha mai abbandonato. Non appena le bambine hanno iniziato quest’anno scolastico senza mascherina, dopo appena tre giorni di frequenza Bianca si è beccata il virus ed in poco tempo lo ha trasmesso a tutta la famiglia.
La mia esperienza mi porta a dire che non è un’influenza, non per la gravità dei sintomi o la maggiore probabilità di ospedalizzazione, ma perché è un virus diverso, strano, che non si comporta affatto come quello influenzale, né durante né dopo l’infezione.
Quando Bianca quel sabato mattina svegliandosi mi ha chiamato dal letto piagnucolando, lamentandosi per dolore alla testa, alle gambe, e alla pancia, ho immediatamente intuito che si trattasse di covid.
Dopo tre giorni sono iniziati i sintomi anche a me e mio marito, sebbene io all’inizio sia risultata negativa. La cosa strana è che i sintomi si davano il cambio, e i malesseri erano altalenanti, quando sembrava che stessi migliorando il giorno dopo ti sentivi uno schifo. Febbre, mal di testa, mal di schiena e a seguire mal di gola (mai avuto così forte, quando deglutivo mi sembrava di ingoiare pezzi di vetro roventi), debolezza, perdita parziale del gusto (mio marito anche olfatto), nausea, reflusso. Un’ omicron 5 coi fiocchi.
Bianca ha avuto sintomi per due-tre giorni, Luna si è ammalata ben sei giorni dopo e ha avuto solo un giorno di febbre non altissima e poco mal di pancia, mentre io e mio marito ci siamo ripresi parecchio dopo la nostra negativizzazione, avvenuta in circa 12 giorni. Lui si è lamentato con la fiacchezza e un pò di confusione mentale (la chiamano brain fog) per quasi un mese, io per almeno due settimane ho avuto fastidiosissimi muchi in gola.
Il medico ci ha detto che tante persone stanno soffrendo di di long covid, talvolta anche con pericardite o miocardite, per cui ci ha consigliato di fare una serie di accertamenti per stare tranquilli.
Bè, non mi sembra che l’influenza abbia mai avuto questi strascichi. Per il covid la durata è maggiore e i tempi di ripresa sono molto più lenti (certo, ci sono i fortunati che hanno sintomi molto più leggeri). Abbiamo totalizzato due settimane in casa, perfino Luna per il quale il covid è stato una passeggiata, di sicuro meno di un’influenza, si è negativizzata dopo 10 giorni. Per le bambine sono state due lunghissime settimane lontane da scuola, arrancando tra compiti e recupero degli argomenti svolti in classe per non rimanere indietro. All’idea di riprendermelo la cosa che più mi spaventa è proprio la prolungata assenza dalla scuola. L’inverno è lungo, e temo che tra influenza e varianti del coronavirus potrei diventare una mamma ancora più esaurita.
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