Gli spasmi affettivi
Si, è sempre lei, Luna, quella dei terrible twos, quella col caratterino, la tosta di casa, che mi ha fatto conoscere gli spasmi affettivi.
Prima che capitassero a Luna non avevo mai sentito nominare gli spasmi affettivi, fu il pediatra a parlarmene quando gli descrissi cosa era accaduto a mia figlia.. Il primo episodio lo ha avuto a soli 4 mesi, le stavo pulendo il nasino con la soluzione fisiologica che lei odiava e ovviamente piangeva, ad un tratto si è bloccata immobile, come addormentata, per poi riprendersi un istante dopo, ma è stata una cosa talmente breve che non ho ben capito cosa fosse successo, e non le ho dato tanto peso.
Quando poi è accaduto di nuovo e in maniera più evidente mi sono spaventata sul serio, le prime volte ti senti davvero morire dalla paura! In pratica, quando si arrabbiava per qualcosa o si faceva molto male, Luna cominciava a piangere, ma non riusciva più ad inspirare, andava in apnea, diventava cianotica e perdeva i sensi, per poi riprendersi qualche secondo dopo. La cosa era abbastanza impressionante, perché diventava tutta nera, girava gli occhi all’indietro, smetteva di respirare e si irrigidiva tutta. Ogni volta che piangeva insomma dovevo essere sempre pronta a prenderla in braccio per non farla cadere a terra nell’istante in cui sveniva. Fortunatamente il tutto si risolveva in pochi secondi, quando riapriva gli occhi in genere era tranquilla, un po’ abbattuta, ma dopo poco si riprendeva. Ho letto anche un bel po’ di articoli sul web, in cui davano suggerimenti per cercare di far respirare la bambina ed evitare che svenisse, tipo spruzzarle un po’ d’acqua in faccia, soffiarle in bocca, ma con Luna non funzionava niente, sveniva e basta.
Il dottore mi aveva detto che gli spasmi affettivi non sono pericolosi né dannosi per il bambino, e in genere finiscono verso i 3- 4 anni, in alcuni casi anche più tardi, quindi mi sono rassegnata all’idea e dopo un bel po’ di episodi ho cominciato a non spaventarmi più di tanto. Nel periodo in cui luna ha iniziato a gattonare e cadeva di continuo, è capitato che svenisse anche più volte al giorno, ed io stavo perennemente sul chi va là.
Una volta però, quando aveva circa due anni, è accaduto un episodio più forte degli altri, e non so come in quella occasione non sono morta. Si è fatta male, ha iniziato a piangere, è entrata in apnea ed è svenuta come al solito, ma non si riprendeva più. Immaginate di avere vostra figlia in braccio, nera in viso, rigida, senza respiro e con la mascella serrata, come morta insomma. Più passavano i secondi senza che si riprendesse e più saliva la mia disperazione, tra l’altro avevo letto che quando sono privi di coscienza non bisogna assolutamente scuotere con forza i bambini perché si possono provocare dei danni. Alla fine, dopo un paio di minuti, che a me sono sembrati un’eternità, ha riaperto gli occhi, ma sembrava stordita e sonnolenta, per cui l’ho portata al pronto soccorso. Dall’elettroencefalogramma non è uscito niente di significativo, e hanno confermato la diagnosi di spasmi affettivi, con il solito ‘passerà quando si farà più grande’. Stica…..
Beh, Luna ora ha tre anni e mezzo, e non perde più i sensi da circa un anno o poco meno. Quando piange, talvolta va in apnea per pochi secondi e diventa più scura in viso, ma alla fine respira. E respiro anche io.
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